Una verità già detta: il Papa e la famiglia “naturale”

Le parole di Papa Leone XIV sulla famiglia – «fondata sull’unione stabile tra uomo e donna» – non dovrebbero sorprendere. Sono, anzi, perfettamente coerenti con l’insieme degli insegnamenti professati dalla Chiesa cattolica. Non si tratta di una “nuova” chiusura, né di una svolta, né di un diefront. È semplicemente la conferma di ciò che la Chiesa ha sempre detto, anche nei momenti di maggiore apertura pastorale.

Il punto, forse, è che oggi nel dibattito pubblico pretendiamo di poter dire tutto su tutto a tutti. Non solo: pretendiamo anche che ogni voce si pieghi alla “nostra” visione del mondo, che ogni istituzione si adegui al sentire corrente. I social ci hanno abituati a credere che ogni posizione possa (e debba) essere decostruita, corretta, attualizzata, che non ci siano più territori inviolabili.

Si può chiedere accoglienza, rispetto, dialogo, e su questi fronti Francesco ha aperto varchi umani e coraggiosi. Ma quando Leone XIV parla di famiglia come società “piccola ma vera” fondata sull’unione tra uomo e donna, non chiude una porta che era stata aperta.

Le coppie omosessuali esistono, vivono, educano, amano. E continueranno a farlo. La loro realtà non dipende da un’affermazione pontificia. La vera questione non è se il Papa approva o meno: è se la società – laica, civile e democratica – è capace di riconoscere, proteggere e valorizzare ogni forma di amore autentico e di convivenza rispettosa.

E può andar bene così, se abbiamo abbastanza maturità per accettarlo senza scandalizzarci ogni volta che un Papa… fa il Papa.

Image by Tep Ro from Pixabay

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Redattore del Giornale di Sicilia on line. Già supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

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