Negli ultimi giorni si parla con sempre maggiore insistenza di #resistenza alla #Dittatura #sanitaria. Di #Costituzione e di #libertà. 

Con la mano sulla fronte, leggo imbarazzato il flusso imponente di castronerie presenti sui social. E non solo. Purtroppo. E vorrei fermarmi un attimo e parlare amichevolmente con un sostenitore di questa fantomatica resistenza. Per dire:

– ricordi quando e quanto eravamo smarriti di fronte al virus?

– ricordi che speravamo che la scienza trovasse un vaccino?

– ricordi che si parlava di una forma di Coronavirus?

– ricordi che, quindi, la comunità scientifica aveva già gli strumenti base per lavorare su un vaccino?

– ricordi che tutto il mondo ha messo insieme risorse, tagliato passaggi burocratici inutili e favorito lo scambio di informazioni per accelerare la diffusione di un vaccino?

– ricordi l’entusiasmo e la corsa al vaccino dei primi giorni?

– ricordi anche i furbetti del vaccino, quelli che fuori target si infilavano per essere vaccinati per prima?

Amico mio, dimmi un po’, cosa è successo dopo?RICORDI COSA DICEVI FINO A QUALCHE MESE FA? CI VEDREMO A SETTEMBRE E OTTOBRE. E LI’ VEDREMO SE IL VACCINO HA FUNZIONATO… Dove sei finito?

Ci pensi che, ad oggi, in Italia

– 46 milioni di persone, per la precisione 46.188.091, sono state vaccinate e non ci sono morti di massa

– gli ospedali registrano in oltre il 90 per cento dei casi di Covid ricoveri di soggetti non vaccinati

– il virus circola molto meno proprio grazie alle vaccinazioni

E a proposito del green pass. Ci pensi che se fossimo in dittatura… 

– tu non potresti né manifestare, né dire la tua

– non avresti possibilità di scendere in piazza

– non avresti diffusione attraverso i media (te ne lamenti sempre ma ci sei costantemente sui giornali… questo è un grande mistero)

– non avresti la possibilità di sfuggire al vaccino

 

E, invece, puoi, anche senza il vaccino, avere una certificazione

– guarendo dalla malattia

– facendo un tampone

Quindi, amico mio, quando parli di dittatura guarda all’Afghanistan, alla Corea del Nord… Non mischiare piani sociali, politici e sanitari. Parafrasando il mitico Nanni Moretti, vorrei dirti che la vita non è come un cannolo alla siciliana che c’è tutto dentro, è come uno zaino: te lo porti appresso per un mese e stai sicuro. Il la vita si regge su un equilibrio delicato… non pensare che le persone di buon senso siano solo quelle che la pensano come te. Adesso mi parli anche di

– tessera civica del cittadino a punti per accedere ai servizi…

– anticristo

– microchip

– tracciatura totale dei cittadini

– marchio della bestia

E l’elenco potrebbe terribilmente continuare. Il giorno che ti accorgerai di avere sostenuto idee folli… non temere. Errare è umano. Perseverare è diabolico. E il diavolo come ci ricorda Umberto Eco attraverso lo splendido personaggio di Guglielmo da Baskerville: non è il principe della materia, il diavolo è l’arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. Il diavolo è cupo perché sa dove va, e andando va sempre da dove è venuto. Tu sei il diavolo e come il diavolo vivi nelle tenebre… – aggiungo io – della conoscenza. E quindi della libertà. Quella vera, che ci rende liberi.

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

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