In questi giorni, di fronte all’orrore del triplice omicidio di Monreale, ho letto e visto cose sui social che mi hanno fatto assai pensare. Al netto della brutalità dei fatti, ho osservato con preoccupazione il modo in cui in tanti hanno reagito, e purtroppo tra questi anche qualche collega giornalista. Ho letto post con foto e nomi che puntavano ad alimentare rabbia, a invocare vendetta.
Per quanto orribili siano le vicende che i cronisti stanno raccontando, non dobbiamo mai dimenticare la civiltà che dovremmo onorarci di rappresentare: la civiltà del diritto. Non siamo spettatori urlanti in un’arena. E, quanti ne sono consapevoli, hanno il dovere di fare argine al dilagare della barbarie, non di cavalcarla.
Sottoscrivo le parole dell’amico e collega Salvo Toscano:
“La vostra idea di giustizia non c’entra niente con quella della civiltà del diritto. È solo una pulsione primitiva, imparentata con la gogna, il linciaggio, la faida, le mani tagliate al ladro, le teste mozzate. Il diritto è nato per arginare questa matrice selvaggia. Quella stessa matrice che genera gli orrori che vi scandalizzano. Quella stessa matrice che fa grondare di bava queste pagine. Buon divertimento”.