Infodemia, sovraccarico informativo… quante parole ci girano attorno negli ultimi tempi. Distinguere tra cronaca e commento non è, quindi, un lusso ma diventa un dovere civico. Se ci pensiamo bene è per tutti noi una sorta di bussola che ci permette di orientarci senza cadere nelle trappole della manipolazione o della superficialità. Viviamo in un tempo in cui le notizie viaggiano a velocità ipersoniche e le opinioni trovano spazio ovunque: social network, blog, talk show e commenti ai post. Spesso, però, il confine tra ciò che è un fatto e ciò che è un parere si fa labile ed è proprio qui che il lettore dovrebbe esercitare il suo spirito critico. L’informazione è il racconto dei fatti. Si basa su dati verificabili, su fonti attendibili e su un metodo di lavoro che privilegia la chiarezza e l’accuratezza. Un articolo di cronaca, ad esempio, dovrebbe rispondere alle classiche cinque W del giornalismo (chi, cosa, quando, dove, perché) senza inserire giudizi personali dell’autore.
Un buon lettore riconosce l’informazione perché:
- contiene riferimenti a fonti o dichiarazioni verificabili;
- separa i fatti dai commenti;
- adotta un linguaggio neutro e privo di enfasi emotiva.
Cos’è l’opinione
L’opinione, al contrario, è un’interpretazione dei fatti. È il punto di vista di chi scrive e, in quanto tale, non può essere considerata un dato oggettivo. Editoriali, commenti, rubriche o post personali rientrano in questa categoria: aiutano a riflettere, a stimolare un dibattito, ma non sostituiscono il lavoro di cronaca.
L’opinione si riconosce perché:
- utilizza spesso un linguaggio soggettivo («ritengo», «a mio avviso», «probabilmente»);
- mette in evidenza valori, ideali o emozioni dell’autore;
- non pretende di essere l’unica verità possibile.
Perché è importante distinguere
Confondere opinione e informazione è rischioso: significa accettare come vero ciò che magari è solo il frutto di una visione personale. Per questo, la consapevolezza del lettore diventa uno strumento di difesa fondamentale. Un’informazione solida ci permette di capire meglio la realtà. Un’opinione, invece, ci offre chiavi di lettura diverse. Entrambe hanno valore, ma solo se sappiamo collocarle al posto giusto.
Linee guida pratiche per il lettore
- Chiediti sempre la fonte: da dove arrivano i dati o le dichiarazioni riportate?
- Cerca i fatti nudi e crudi: se mancano date, nomi o luoghi, probabilmente sei di fronte a un’opinione mascherata.
- Riconosci i segnali di soggettività: parole come «secondo me» o toni eccessivamente enfatici tradiscono il commento personale.
- Dai il giusto peso a entrambi: i fatti ti informano, le opinioni ti fanno riflettere, ma non confondere i due piani.
