Oggi per Tgs mi sono occupato di Covid. Una mattinata in giro: dall’ospedale Cervello di Palermo all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo. La cronaca, l’ennesima purtroppo, di un’altra giornata costellata di record negativi: dai ricoveri in aumento alle vaccinazioni che arrancano. Due andamenti che sintetizzano lo stato dell’arte. I contagi prendono piede nell’Isola ma la buona notizia è che si potrebbe registrare tra qualche giorno un’inversione di tendenza. Un auspicio che fa comunque i conti con i non vaccinati. La curva al momento mostrerebbe che le nuove diagnosi positive ai tamponi ci stanno portando a un plateau, la fase in cui il picco si mantiene stabile per un certo periodo di tempo.

La dottoressa Tiziana Maniscalchi

Nel piazzale antistante l’ingresso del pronto soccorso, sotto un sole cocente, ho incontrato e conosciuto la dottoressa Tiziana Maniscalchi. E’ il direttore facente funzioni del Pronto soccorso COVID dell’ospedale Cervello. Il primario, insomma. Non mi nega un sorriso e lo scambio di qualche battuta nonostante l’imponente lavoro con cui fa i conti. E’ lei che, da più di un anno ormai, guida l’unica area di emergenza Covid-19 in città. Una piacevole chiacchierata a telecamere spente è servita a tracciare un quadro piuttosto sconfortante. Alcune realtà e chiacchiere che fino a qualche tempo fa sembravano relegate al mondo dei social, purtroppo, prendono forma nella vita reale. Ed è così che si scopre anche il profilo dei non vaccinati. Si va dai “pentiti” ai negazionisti a oltranza.

I ricoverati e i non vaccinati

Ma chi sono oggi i ricoverati? Al momento oltre l’ottanta per cento di coloro che necessitano di un posto letto nei reparti ordinari, in rianimazione o in terapia intensiva è non vaccinato. Molti diranno: e quel venti per cento? Intanto è meno del venti per cento. Ma in quella percentuale vanno inseriti anche coloro che fanno i conti con altre patologie o situazioni cliniche particolari, anche per via dell’età. Per loro l’infezione da Covid, nonostante il vaccino, va monitorata con attenzione, proprio per il quadro clinico complesso. Ma torniamo a quella percentuale che supera l’ottanta per cento. Si tratta di donne e uomini che hanno scelto di non vaccinarsi. Fino a qualche giorno fa, i contagi colpivano soprattutto i giovani. Adesso il virus attacca dai 50 in su. Cresce insomma l’età di coloro che necessitano di ricovero.

Il via vai di ambulanze

La dottoressa Maniscalchi, insieme a tanti bravissimi professionisti, è impegnata in prima linea nella lotta al Covid. Oggi stazionando davanti all’ingresso del pronto soccorso il via vai di ambulanze era continuo. Lo testimoniano le immagini inserite nel servizio andato in onda nel corso del notiziario di Tgs. All’ospedale Cervello non ci sono ambulanze in fila. Tutto appare ordinato. L’ambulanza arriva, i medici e gli infermieri completamente coperti da tute e visiere accompagnano il paziente all’interno e via. Neanche cinque minuti e arriva una nuova ambulanza. In media si arriva anche a una quarantina di ingressi al giorno.

Nel servizio che inserisco di seguito chiedo alla dottoressa Maniscalchi di tracciare il profilo del non vaccinato e soprattutto la reazione non appena arrivato al pronto soccorso.

Buona visione.

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

One thought on “I non vaccinati: dai pentiti ai negazionisti a oltranza”
  1. “Il giuramento di Ippocrate è messo a dura prova” le parole di chiusura della collega sono veramente toccanti

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