Si è conclusa la prima edizione del Premio Innovazione Sicilia, un progetto di Digitrend, promosso dall’assessorato regionale alle Attività Produttive. Un contest cui hanno partecipato oltre duecentoventi progetti “innovativi”. È un evento che potrebbe non essere la rondine solitaria il cui passaggio siamo abituati a vedere, già da troppi anni, a queste latitudini. I tempi per una primavera dello sviluppo basato sull’innovazione sembrano essere maturi. E quello che oggi si è visto e toccato con mano all‘Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo potrebbe esserne la prova. Una lunga giornata divisa in cinque stage davvero interessanti e mai banali.

I momenti della giornata

Il primo è stato dedicato alla presentazione dei candidati, delle giurie e del regolamento del Premio.  Si è poi passati a InnovationIsland.it il nuovo giornale dell’innovazione siciliana diretto da Antonio Giordano. È stata illustrata quella che definisco una bella sperimentazione legata alla “community” degli innovatori siciliani. Ci sono interessanti possibilità di interazione con la testata e tra gli stessi utenti. In tempi di regole sempre più stringenti e complesse sul fronte dei dati personali, si apre, a mio parere, una pagina molto interessante e Innovationisland.it potrebbe rappresentare un modello di riferimento, un paradigma.

Con il secondo stage si è dato il via alla parte scientifica della giornata. Tanti gli ospiti e gli spunti. Dopo il break di pranzo, è toccato a me aprire la quarta sessione con un focus sull’Intelligenza artificiale applicata ai sistemi produttivi.

Un talk che ha visto la partecipazione di Gianni Dominici, amministratore Delegato di FPA, società del Gruppo Digital360, del presidente di Sicindustria Giuseppe Russello (presidente e amministratore delegato di Omer spa), e di Elita Schillaci, docente universitaria e presidente del Comitato tecnico scientifico del Premio Innovazione Sicilia.

I tre punti di vista

Tre punti di vista differenti su un tema – l’intelligenza artificiale – di cui tanto si dice ma che poco ancora si conosce. Almeno sul fronte delle sue declinazioni e applicazioni, con limiti, timori e potenzialità. E così ho avuto modo, grazie a Gianni Dominici, di comprendere quello che è attualmente uno stato di necessità per la pubblica amministrazione. Ci sono enti che devono fare i conti con una grande mole di dati, con fondi e progetti e l’uso dell’AI diviene fondamentale e non accessorio. Insieme a Giuseppe Russello abbiamo, invece, avuto la possibilità di guardare al tessuto produttivo dell’Isola e comprendere come si debba agire sul fronte delle competenze e specializzazioni all’interno delle aziende. E di come, allo stesso tempo, non sia pensabile, né possibile, voltare le spalle allo sviluppo. Un’analisi lucida quella di Giuseppe Russello, lontana da euforici entusiasmi del momento – di AI si parla da decenni ormai – ma con gli occhi puntati al futuro. Altra analisi, altrettanto puntuale, ma “eretica” è quella fatta sul mondo accademico da Elita Schillaci. Una visione aperta, la sua, che ha il coraggio di andare oltre, varcando la soglia degli attuali paradigmi che reggono le università. Illuminante il percorso che ha illustrato e che ha richiamato tanto il concetto di “disruptive innovation“. Un’innovazione che non migliora settori già esistenti ma che proprio per la sua peculiarità – l’essere disruptive – crea un mercato completamente nuovo e determina la fine di altri.  Una visione del genere sul mondo accademico è davvero dirompente.

Nel primo pomeriggio si è poi passati alla rassegna dei finalisti selezionati dal Comitato tecnico scientifico e dal Board di valutazione con la proclamazione dei vincitori del Premio Innovazione Sicilia.

Di fronte ai venti del cambiamento possiamo costruire muri o mulini a vento. Non ci sono punti di vista. Ma visioni. E su quelle bisogna fondare l’azione nel presente. E Innovation Island è già un esempio bello e importante.

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By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

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