Parlare, confrontarsi. Crescere. Oggi grazie alla direzione e ai docenti dell’istituto comprensivo statale “Uditore – Setti Carraro” ho avuto modo di incontrare gli alunni di ben dieci classi. Sono state due ore intense e piene. Un momento che sarebbe sbagliato definire lezione. Suddivisi in due gruppi, nel corso di quei 120 minuti, ho avuto modo di toccare con mano, ancora una volta, quanto oggi siano invasive e pervasive le dinamiche social nella vita reale.

I ragazzi si sono aperti a un confronto per nulla semplice. Hanno portato casi, esperienze, dubbi e conoscenze. Preparati, attenti, disponibili. Merito degli insegnanti e delle famiglie. Ma non mancano i vuoti. Situazioni in cui è chiaro come il percorso tecnologico sia troppo veloce e non sempre semplice da metabolizzare. E abbia divorato in alcuni casi il buon senso.

L’uso consapevole di Internet

L’incontro è nato nell’ambito dell’educazione all’Uso consapevole di internet e per il contrasto al cyber-bullismo voluto dalla scuola. Ho portato avanti una riflessione partendo dal rapporto tra i social e i giovani. Ho messo davanti ai ragazzi numeri, stime e report che definiscono una relazione non sempre sana e che è molto vicina alla dipendenza. Ho cercato di spiegare ciò che sta dietro un telefonino, una connessione, un numero IP. E cosa muove un’app o un sito: quell’algoritmo che decide ciò che dobbiamo vedere…

Lontano dalla demonizzazione e dai luoghi comuni, ho cercato di spingere alla conoscenza degli strumenti. Unico modo per non cadere nelle trappole. E resto sempre più convinto che l’accesso alla Rete, ancora prima dei social, debba avvenire dietro un’opportuna e idonea preparazione. Umana e di nozioni. E per questo spero che l’Unione Europea possa far valere la sua battaglia.

Un uso consapevole del web e dei social è il primo gradino per potere nobilitare l’utilizzo della più bella invenzione del secolo: connettere le persone, favorire la condivisione di conoscenze e competenze. Rendere migliori gli utenti che non sono non fruitori passivi, ma protagonisti.


By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

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