Lo scirocco stanotte mi ha tenuto sveglio. Noi siciliani riconosciamo subito questo vento. Ne facciamo esperienza sin da piccolini. Non soffia solo in estate ma anche in pieno autunno o in primavera. Irrompe con forza e stravolge.

A casa, quando ero bambino, vedevo mia mamma passare lo straccio umido per terra, tenere le finestre socchiuse e le tapparelle calate al punto giusto. Stavo così disteso per terra, godendo del fresco pavimento immerso in una confortevole penombra. Il vento soffiava, le idee scorrevano.

Il vento è un elemento che si richiama pure nel mondo degli incantesimi. Quelli legati all’amore e al desiderio. Lo scirocco in certi rituali viene usato anche per aumentare il proprio coraggio. C’è chi suggerisce di usare le energie di questo vento per allontanare rabbia e gelosia. Nell’antica Grecia i venti venivano personificati. Il vento del nord era personificato da Borea, il vento dell’ovest era Zefiro, il vento del sud Noto e quello dell’est Euro.

Eppure il vento di stanotte era diverso, da tutto. È difficile da spiegare. Un vento che odorava di insonnia e faceva addensare pensieri come nubi. Per fortuna, sovviene la cultura popolare che insegna che ‘cchiù longa è a pinzata ‘cchiù grossa è a min… buona giornata.

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *