Le auto che fuggono da Kabul. La pista dell’aeroporto

affollata in piena notte. E ancora la completa smobilitazione del personale americano dall’ambasciata di Kabul, attraverso elicotteri (torna alla mente un film già visto a Saigon). E c’è anche la bandiera dei talebani che sventola sul palazzo presidenziale sempre a Kabul.

Ma l’immagine che più di tutte arriva come un pugno in pieno volto all’Occidente è un’altra. È l’immagine di una ragazza. Le lacrime di una ragazza.

Dopo la ritirata dell’Occidente dall’Afghanistan, sui social rimbalza da un profilo all’altro un video. Questa ragazza senza nome, questa ragazza afgana piange per il suo futuro: «A nessuno importa di noi solo perché siamo nati qui. Scompariremo dalla storia”.

Qui il video su Corriere.it

By Giovanni Villino

Giornalista professionista e siciliano creativo. Supervisore editoriale e vicecoordinatore di redazione di Tgs, Telegiornale di Sicilia. Appassionato di social media e sostenitore del citizen journalism.

One thought on “Nelle lacrime di una ragazza il pugno all’Occidente”
  1. Assurdo! Semplicemente assurdo tanti anni di lotte ed emancipazione gettati al vento.

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